Prorogare la durata del permesso di costruire

Costruire case, allargare un appartamento o fare lavori di ampliamento in tutta tranquillità sono operazioni che richiedono quasi sempre l’ausilio di un geometra professionista o di un’impresa edile capace di procurare il permesso di costruire, i documenti e i permessi necessari e, soprattutto, di fare un lavoro a regola d’arte.

Chiedere un preventivo, scegliere il professionista migliore o l’impresa che risponda a pieno alle vostre esigenze sono diventati diritti irrinunciabili.

I permessi di costruire hanno durata limitata e spesso il limite imposto dalla legge non basta per portare a termine la vostra opera edile. Esiste, tuttavia, la possibilità di prorogare la durata del permesso di costruire. In questo post cercheremo di fare un po’ di chiarezza e di capire come prolungare la durata del permesso di costruire.

Durata permesso di costruire

Quando si fanno opere edili o altri lavori che modificano, in aumento o in diminuzione, la volumetria della vostra casa, occorrono le necessarie concessioni. Queste autorizzazioni rientrano nella pratica per il permesso di costruire.

La durata del permesso di costruire è limitata e oltre il termine non è più dato continuare i lavori.

La normativa vigente, infatti, prevede che si osservino i termini d’inizio e fine lavori. Il primo, (Termine d’inizio lavori) scade esattamente dopo un anno mentre il secondo, (Termine di fine lavori) decade dopo tre anni.

Nel caso in cui non sono rispettati i termini, è possibile chiedere una proroga per ultimare le opere in costruzione.

Inizio lavori permesso di costruire, la prima scadenza

Il permesso di costruire d’inizio lavori dura esattamente un anno.

In questi 365 giorni il proprietario deve realmente dimostrare di aver dato vita al cantiere e alle opere necessarie. Secondo la legge la sua intenzione deve essere reale e non ingannevole o apparente.

Se tale attività è valida, le opere possono continuare come previsto altrimenti il permesso decade e bisognerà rifare nuovamente tutte le pratiche  chiedendo un’altra concessione.

Permesso di costruire e i termini di fine lavori, seconda scadenza

La seconda scadenza da osservare, come detto poco sopra, è quella del termine ultimo per la fine delle opere.

In questo caso la durata dei vostri lavori non potrà protrarsi oltre il terzo anno dal primo permesso per costruire. Tale concessione scade in automatico alla fine del triennio ma prima che finisca il termine utile, si può chiedere la proroga prolungando i termini di fine lavori.

I titoli abilitativi edilizi richiedono motivazioni precise e prevedono l’intervento del tribunale per interrompere le concessioni. Infatti basteranno i decorsi termini previsti di tre anni, salvo proroghe, per interrompere immediatamente la costruzione della vostra opera.

Per ottenere il rilascio del permesso di costruire è necessario “un contributo commisurato all’incidenza degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione (art. sedici del d.p.r. n.380/2001)”.

Perché prorogare la durata del permesso di costruire

L’articolo 15 comma due del d.p.r. n.380/2001 del testo unico per l’edilizia spiega in maniera esaustiva come prorogare la durata del permesso di costruire rilevando che: “Entrambi i termini (d’inizio e fine lavoro) possono essere prorogati, con provvedimento motivato, per fatti sopravvenuti estranei alla volontà del titolare del permesso. Decorsi tali termini il permesso decade di diritto per la parte non eseguita, tranne che, anteriormente alla scadenza venga richiesta una proroga. La proroga può essere accordata, con provvedimento motivato, esclusivamente in considerazione della mole dell’opera da realizzare o delle sue particolari caratteristiche tecnico-costruttive, ovvero quando si tratti di opere pubbliche il cui finanziamento sia previsto in più esercizi finanziari”. 

Nel caso in cui la proroga sia rigettata o non accordata, scade automaticamente il premesso di costruire per le opere non ancora ultimate e si rende necessaria la richiesta di un nuovo permesso, come specificato nel comma 3 art. 15 d.p.r. n.380/2001.

Tuttavia, i commi tre e quattro del decreto legge del 21 giugno 1013 hanno cambiato in parte le cose (decreto del fare) facendo emergere anche una nuova forma di proroga che prevede, dopo la scadenza dei termini canonici, la possibilità di allungare i termini con una semplice comunicazione nella quale non è necessario fornire alcuna motivazione oggettiva.

Questo decreto è nato per fronteggiare la grave crisi dell’edilizia e snellire in qualche modo le pratiche di proroga.

Nonostante questo, il testo unico per l’edilizia del 2001 resta quello di riferimento, a cui si aggiungono le procedure Dia e Scia nate per ottimizzare i tempi e snellire le pratiche burocratiche per l’edilizia.

La Dia, in particolare, non è una concessione o un permesso di costruire ma rappresenta soltanto un’autocertificazione che tutela sia il proprietario sia il responsabile tecnico. Essa è soggetta ad una vera e propria azione di accertamento da parte dell’amministrazione per quanto riguarda i requisiti e la validità o eventuali omissioni e inesattezze.

Come presentare la pratica per prorogare la durata del permesso di costruire

Se volete presentare la pratica per prorogare la durata del permesso di costruire potete compilare un modello di richiesta allo sportello unico per l’edilizia privata in Comune o all’ufficio protocollo dello stesso ente.

I moduli solitamente sono predisposti dai Municipi e sono abbastanza semplici da compilare.

Oltre alle generalità del proprietario vanno chiariti i termini d’inizio e fine opera e vanno indicati, in un’apposita casella, anche i mesi di proroga che volete ottenere. Inoltre deve essere apposta la firma di un tecnico abilitato ingegnere o di un altro perito edile.

E’ richiesta, inoltre, una relazione del direttore dei lavori e l’indicazione del motivo per il quale le opere in oggetto non sono state ultimate nei tempi previsti.

Tuttavia, per il disbrigo delle pratiche burocratiche, potete rivolgervi a un bravo geometra o un’agenzia di servizi che trattano la materia edile. Scegliere un bravo professionista e chiedere un preventivo per i lavori e per gli incartamenti da produrre vi aiuterà a ridurre il rischio di commettere errori e vi toglierà un po’ di stress perchè potrete affidare il lavoro delle scartoffie a chi è del mestiere.

Chiedere il giusto preventivo e tempi certi di consegna per i lavori

Per l’edilizia privata, ovvero quando a costruire siete voi nella vostra abitazione, lo slittamento dei tempi previsti per il permesso di costruire si trasforma in un esborso di denaro in più sia per le ore lavorative degli operai sia per il rinnovo di bolli e documentazione.

E’ buona regola, quindi, chiedere sempre, in fase di contratto, il giusto preventivo e tempi certi per la realizzazione di qualsiasi opera muraria che richieda permessi di costruire. Questo vi salverà sicuramente da imprevisti e spese ulteriori.

Motivi per prorogare la durata del permesso di costruire

Tuttavia, in molti casi sforare i tempi previsti non è dovuto a cause d’inefficienza o di tempistica lavorativa. Si pensi per esempio a calamità naturali o geotecniche che impediscono il proseguimento dei lavori o anche alla mancanza di denaro dovuta, per esempio, a un imprevisto improvviso.

I vari motivi per prorogare la durata del permesso di costruire in questi casi giocano un vantaggio importante che permette non solo di allungare i tempi di realizzazione, ma anche di spendere meno per produrre nuove documentazioni.

Nei condomini, questo tipo di pratiche è nelle mani degli amministratori, che non devono solo occuparsi dell’eventuale proroga ma sono anche obbligati a informare con una copia della documentazione tutti gli inquilini dello stabile.

Quando dovete fare delle opere di costruzione, quindi, è sempre meglio affidarvi a imprese certificate in grado di svolgere a regola e nei tempi previsti qualsiasi tipo di costruzione.